Stamattina piove, una giornata lenta e un po' noiosa.
Mentre io e Sofia facciamo colazione m'imbatto su istangram in un argomento al quale non ci si sofferma mai.... Il giudizio!
Lo sperimentiamo fin da piccoli! La "paura" dei bambini di non essere abbastanza per far contenti i genitori. I genitori che vogliono il meglio dai figli.... Sì ho scritto proprio DAI e non per... Basti pensare a quando viene detto loro "se fai il bravo ti compro il gioco" e molti altri.. Ecco, questa paura del giudizio degli altri e lo strano diritto di giudicare.
Quando i figli più grandi mi chiedono "ma perché la mia amica ha o fa questo ed io no?" rispondo semplicemente "perché nella nostra famiglia abbiamo scelto di fare così... La famiglia della tua amica ha altre regole". Non esprimo un giudizio su quello che fa la famiglia dell'amica, anche se può sembrare sbagliato. Ovvio che fatti gravi dico che non si deve fare.... Parlo di regole o modi di fare diversi dai nostri.
Proviamo a frenare la voglia di giudicare qualcuno, conosciuto o meno esso sia... Limitiamoci a guardare, capire se vogliamo, altrimenti lasciar correre.
In quest'era digitale sembra che sia concesso a tutti di offendere, criticare pubblicamente degli sconosciuti. Fermiamoci un attimo. Blocchiamo la lingua o le dita che stanno scrivendo e riflettiamo!
Lo devo dire per forza? Quello che sto scrivendo è un'offesa? Ce n'è veramente bisogno?
Con questa riflessione vi auguro buona giornata!
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