Non urlare ai bambini

Pubblicato il 19 marzo 2023 alle ore 13:14

Ormai numerosi studi e ricerche sostengono che urlare ai bambini rechi loro solamente un grande danno!

Urlare ci dà l’apparenza di avere tutto sotto controllo, di essere più forte e di portare il bambino all’ubbidienza. Ma è solo un’illusione. Il bambino ubbidisce per paura, non perché capisce veramente che il suo comportamento è sbagliato.

Secondo gli esperti urlare costantemente e l'abitudine di sgridare i bambini sortirebbero dei danni allo sviluppo emotivo e caratteriale dei bambini, con un aumento del rischio di soffrire di bassa autostima e depressione. Inoltre un genitore che urla fa davvero paura e terrorizza il bambino: mamma o papà sono le figure più importanti per lui, quelle che lo curano, lo coccolano, lo nutrono e quando perdono il controllo diventano dei mostri. Tutto questo genera nel bambino un profondo senso di insicurezza.

Cosa fare allora? 

Cominciando a lavorare su noi stessi! Quando sentiamo che stiamo per perdere la calma prendiamoci 5 minuti da soli... Lasciamo il bambino a qualcuno. Quando ci siamo ristabiliti ritorniamo da lui e cerchiamo di capire cosa lo destabilizza. 

Il cervello del bambino è immaturo, non è capace di esprimere gli stati d'animo come gli adulti. 

Cerchiamo prima di capire cosa ci fa tanto arrabbiare! Se vi guardate bene nessuna loro azione sarà così tragica da arrabbiarsi veramente. 

A tutto c'è rimedio. Non volete che rompa dei vasi preziosi? Toglieteli dalla sua portata. 

Lasciate che faccia da solo quello che è in grado di fare. Non sostituitevi sempre a lui. Non dite sempre no a tutto. Fissate 3 o 4 regole alle quali non bisogna transigere mai. Di più sarebbero troppe e non le ricorderebbe. Magari fatelo insieme a lui e disegnatele su un cartellone da tenere in vista! Scegliete quelle più importanti per la vostra famiglia. Quelle alle quali non potete rinunciare. 

 

Quando si tratta di comunicare con i bambini, può essere utile fornire loro alternative positive al posto di dire semplicemente "no". Ecco alcune opzioni che potrebbero funzionare:

 

Usa frasi che esprimono l'idea di cosa si vuole invece di quello che non si vuole. Ad esempio, invece di dire "Non correre!", puoi dire "Per favore, cammina".

 

Offri scelte. Ad esempio, invece di dire "Non toccare quel vaso!", puoi dire "Puoi scegliere di toccare gli oggetti che sono a portata di mano".

 

Cerca di spiegare il motivo della richiesta. Ad esempio, invece di dire "Non mangiare troppi dolci!", puoi dire "Mangiare troppi dolci può farti male alla salute".

 

Usa parole positive per rafforzare un comportamento corretto. Ad esempio, invece di dire "Non gridare!", puoi dire "Puoi parlare con una voce normale".

 

Fai domande invece di dare ordini. Ad esempio, invece di dire "Non prendere quel giocattolo!", puoi chiedere "Puoi lasciare che tuo fratello giochi con quel giocattolo per un po'?"

 

L'obiettivo è quello di comunicare con i bambini in modo positivo e costruttivo, piuttosto che semplicemente dire loro di smettere di fare qualcosa. Cerca di essere chiaro e gentile nella tua comunicazione e offri loro un po' di controllo e scelta nelle situazioni in cui è possibile.

 

Siete le sue guide e il suo punto di riferimento. Non dimenticatelo mai! 

 

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